Alfa e Omega
Nessuno di noi conosce il nostro ultimo giorno, in quell’arco sospeso tra l’Alfa (la nascita) e l’Omega (l’ultimo giorno terreno); peraltro non avrebbe alcun senso saperlo. Quell’ora fatale – l’Omega – ci coglie spesso all’improvviso. Ci alziamo, diamo un bacio alla moglie o compagna se al nostro fianco, o rivolgiamo un affettuoso pensiero. Come una carezza ai figli – carezza materiale o il cuore – prima di immergerci nella nostra giornata, aspettando la sera per poi coricarci e lasciare trascorrere la notte verso una nuova alba …
La Signora con la falce, invece, può aspettarci infida nell’attimo più impensato e imprevisto.
È stato ieri, in un pomeriggio quasi o addirittura primaverile, in Veneto, bassa padovana, lungo le rive del quieto, ma evidentemente infido canale Gorzone, ove lungo l’argine si incrociano i destini del signor Valerio e di Domenico Zorzino.
Domenico è prossimo ai 50 anni, le foto sui social lo mostrano con la sua famiglia. Una bella tranquilla famiglia che l’immagine lascia trasparire serena. Domenico è assistente capo coordinatore presso il Reparto Prevenzione Crimine di Padova: è libero dal servizio, è lungo quel canale quando l’auto del signor Valerio sbanda e si inabissa nelle acque lente ma infide.
È un attimo in cui il tempo ferma il tempo stesso, un attimo in cui non esiste il tempo di decidere: sono il cuore e l’animo a dettare il da farsi senza indugio.
Una telefonata al numero utile di soccorso, una veloce descrizione dei fatto prima di tuffarsi nelle acque per cercare salvare il povero automobilista.
Per non riemergere più. Quando i soccorritori arrivano non troveranno nessuno. Solo l’auto che verrà ripescata a sera. Vuota. L’abitacolo vuoto e nulla dei due uomini.
Le ricerche sono convulse, drammatiche: esistono anche i miracoli – magari riemerso vivo malconcio aggrappato ad una pianta lungo l’interminabile argine.
I sogni, si dice, muoiono all’alba: al mattino li trovano, sott’acqua, abbracciati. L’abbraccio, il segno più tangibile d’affetto, d’amore: quello che Domenico ha seguito senza indugio nel suo generoso slancio. Un atto d’amore tra i più nobili nella gamma degli umani sentimenti, che lo ha condotto più su, dalle acque al cielo, quel cielo senza confini, dove – si dice – la luce perpetua illumini il faticoso percorso raggiunto lasciando all’eternità la semplice pura serenità che eterna aleggia su ogni eroe puro.
Per la Redazione Cadutipolizia: Lorenzo Della Frattina