“Trasportato in ospedale con auto di passaggio…”

Gianmarco Calore

Ricercatore del team Cadutipolizia. Amministratore del sito.

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Una risposta

  1. ti ha detto:

    la mentalità del “meglio questo che niente” che portava a “caricare” il paziente senza seguire neppure la logica di base quella che dice ad esempio, da sempre, che in presenza di sangue dall’orecchio è meglio non muovere il paziente, e questa mentalità (parlo per diretta conoscenza del problema) è proseguita, sembra una eresia a dirlo, specie in luoghi nemmeno troppo lontani dalle città fino a una dozzina di anni fa e anche meno, quando pur di coprire il turno in piccole realtà (e ce ne sono tante soprattutto nell’appennino ligure) veniva “raccattato” chiunque mostrasse un minimo di interesse verso la collettività. si è arrivati al punto per riuscire a far breccia in questa mentalità figlia dei periodi di cui narrate (rischiando di perdere volontari ma a quel punto era il male minore) ad aggiungere tra le lezioni del corso di soccorritore, sia propedeutico interno che regionale 118, quella che verteva sulla responsabilità civile del soccorritore per i danni procurati, per far capire che è il contrario ossia meglio non far nulla se non chiamare i soccorsi piuttosto di fare dei danni

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