Anelli Ceresia Pietro ✞ 16/09/1887
- Data:16/09/1887
- Corpo:Amministrazione di Pubblica Sicurezza del Regno d'Italia
- Grado:Delegato di P.S.
- Causa:Malattia dipendente da causa di servizio
- Provincia:Messina
- Reparto:Regia Questura
Morì il 16 settembre a Messina, colpito dall’epidemia di colera che stava funestando la città in quel periodo.
Nella medesima circostanza morirono anche il Questore di Messina Francesco Galimberti e il comandante della Compagnia Guardie di P.S. di Messina Salti.
Il delegato Pietro Anelli Ceresia era il segretario del prefetto di Messina Achille Serpieri, morto anch’egli colpito dal contagio.
Il Re d’Italia Umberto I diresse al Presidente del Consiglio Crispi i seguenti telegrammi:
«A S.E. Cav. Crispi — Presidente Consiglio Ministri — ROMA
«Divido suo rammarico per la perdita Questore Gallimberti. La prego farsi interprete presso vedova delle mie condoglianze, esprimendo la mia ammirazione per chi ha lasciato la vita, compiendo coraggiosamente li proprio dovere. Si compiaccia dirmi chi è l’altra vittima, cui Ella accenna, e farmi conoscere età del bambino del Gallimberti, alla cui educazione mi proporrei di concorrere. Le stringo la mano con amicizia». Umberto
«A S.E. Cav. Crispi — Presidente Consiglio Ministri — ROMA
«Se a Lei pare conveniente, esprima mio rammarico puro alla famiglia del delegato Anelli. Essendo due i figli del Gallimberti, intendo di concorrere alla educazione dì entrambi, e non solo autorizzo Lei a pubblicare questa mia decisione, ma La prego di far noto l’omaggio, che rendo alla memoria del Gallimberti e dello Anelli, funzionari, che sacrificarono la propria vita nello adempimento del loro dovere». Umberto
Fonte: rivista “il Magistrato dell’Ordine”, 1924.