Bardelloni Pietro ✞ 26/05/1942
- Data:26/05/1942
- Età:49
- Luogo di nascita:Paitone
- Provincia di nascita:Brescia
- Data di nascita:16/02/1893
- Grado:Brigadiere
- Corpo:Corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza
- Causa:Evento Bellico
- Reparto:Regia Questura
- Provincia:Zara
Fu ucciso il 26 maggio nei pressi di Ervenico (oggi Ervenik, in Croazia) nel corso di un conflitto a fuoco con i partigiani jugoslavi.
Il mattino del 26 maggio il prefetto di Zara, Vezio Orazi, decise di compiere un giro di ispezione nella parte orientale della provincia, scossa nei giorni precedenti da durissimi scontri tra i soldati italiani e i partigiani jugoslavi. Il prefetto salì a bordo di un’automobile condotta dal brigadiere di Pubblica Sicurezza Pietro Bardelloni e sulla quale salirono due ufficiali dei Carabinieri ed il segretario del prefetto. Durante l’ispezione il prefetto con i suoi accompagnatori raggiunse il presidio militare di Ervenico, dal quale ripartì poco dopo le 13,00 dopo avere accettato la scorta di due autocarri con a bordo una dozzina di soldati del Regio Esercito.
Poco dopo la partenza dal presidio l’automobile, che procedeva in testa al convoglio, giunta in un punto dove la strada si restringeva, cadde in un agguato teso da un gruppo di partigiani jugoslavi in ritirata. Il brigadiere Bardelloni, venne immediatamente ucciso mentre si trovava al posto di guida dell’automobile, mentre il prefetto Orazi, il suo segretario, il capitano dei carabinieri Umberto Bonassisi (comandante della Compagnia dei Carabinieri di Zara), il segretario del prefetto e un tenente dell’Esercito e tre soldati rimasero uccisi nel corso della successiva violentissima sparatoria. Nel combattimento rimasero feriti inoltre un tenente dei Carabinieri e tre soldati.
Pietro Bardelloni era nato a Paitone (BS) il 16 febbraio 1893. Lasciò la moglie e tre figli. Fu sepolto nel cimitero di Brescia.
Entrato nella Guardia di Finanza il 10 dicembre 1912, partecipò alla campagna di guerra 1915-1918 venendo quindi ammesso negli Agenti Investigativi e assegnato alla questura di Brescia. Transitato nel Ruolo Specializzato dei Carabinieri a seguito dello scioglimento del Corpo della Regia Guardia, venne nuovamente riassorbito nel neo costituito Corpo degli Agenti di P.S..
Fonte: “Dalmazia – una cronaca per la storia” II volume, di Oddone Talpo, edito a cura dello Stato Maggiore dell’Esercito, 1990.