Basso Franco ✞ 09/07/1965
- Data:09/07/1965
- Età:43
- Data di nascita:15/01/1922
- Provincia di nascita:Parma
- Luogo di nascita:Parma
- Provincia:Aosta
- Corpo:Corpo delle Guardie di P.S. (1944-1981)
- Causa:Incidente aereo
- Reparto:Polizia Stradale
- Grado:Tenente Colonnello
Morì nei pressi di Courmayeur (AO) insieme al Capitano Lorenzo Giacobbe il 9 Luglio, precipitando con l’elicottero sul quale stavano viaggiando, pilotato dal maresciallo dell’Aeronautica Militare Dario De Rossi, morto anch’egli nell’impatto.
L’elicottero Agusta Bell 47 dell’Aeronautica Militare pilotato dal maresciallo De Rossi era partito nella mattinata dall’aeroporto di Milano – Linate dopo avere prelevato il capitano Giacobbe, comandante della Sezione Elicotteri della Polizia Stradale di Milano. L’elicottero era atterrato successivamente all’aeroporto torinese di Caselle, dove era salito a bordo il tenente colonnello Basso, comandante del Compartimento di Polizia Stradale del Piemonte. Il velivolo si era quindi diretto verso la Valle d’Aosta dove i due ufficiali della Polizia Stradale erano stati incaricati di completare con la ricognizione aerea il piano per la circolazione stradale nella zona del Monte Bianco e testare i servizi organizzati per l’inaugurazione del traforo tra Italia e Francia , prevista per il 16 Luglio. Raggiunta Courmayeur l’elicottero aveva iniziato il collaudo delle piazzole destinate all’atterraggio di emergenza ai lati della Statale 26, quando l’elicottero precipitò, alle 11:20 del mattino, dopo avere urtato i cavi di una teleferica, priva di bandierine di segnalazione e non riportata sulle carte aeronautiche.
Le prime indagini sulla tragedia ipotizzarono che il maresciallo De Rossi, accortosi di essere rimasto con poco carburante avesse cercato di ritornare al piazzale antistante il traforo per fare rifornimento. I testimoni videro l’elicottero virare, mentre cercava di tornare indietro. La manovra non riuscì e l’elicottero perse rapidamente quota. Nel disperato tentativo di rialzarsi l’elicottero urtò con una pala del rotore il cavo di una teleferica posti a 150 metri dal suolo. La pala si spezzò e il velivolo ormai senza controllo si schiantò ai margini della strada Statale 26. Tutti e tre gli occupanti morirono nell’impatto.
Il tenente colonnello Franco Basso, arruolatosi appena diciottenne nel Regio Esercito come ufficiale dei Bersaglieri, aveva combattuto in Eritrea durante la Seconda Guerra Mondiale, rimanendo mutilato ad un braccio e venendo decorato sul campo di battaglia con la Medaglia d’Argento al Valor Militare. Catturato dai britannici era evaso dalla prigionia partecipando alla resistenza italiana in Etiopia contro le truppe britanniche. Rimpatriato al termine del conflitto, si era arruolato nel Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza nell’aprile 1946, prestando servizio prima nella sua città natale di Parma poi a La Spezia e dal 1948 in Sicilia, nell’Ispettorato Generale di P.S. per la lotta contro il banditismo.
Assegnato alla Polizia Stradale nel 1954, nel 1960 era stato decorato di Medaglia d’Argento al Valor Civile per aver salvato, nonostante la propria mutilazione, un uomo che stava per annegare, travolto da un torrente in piena. Nel 1961 era stato trasferito a Udine, come Comandante di quel compartimento di Polizia Stradale. Da qui, nel 1963 era stato trasferito al comando della Polizia Stradale di Torino, diventando uno dei più giovani comandanti compartimentali italiani.
Il capitano Lorenzo Giacobbe, arruolatosi nel Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza nel 1952, nel 1962 aveva frequentato presso la Scuola di Aerocooperazione di Guidonia il 1° Corso di Osservazione dall’Aereo per Ufficiali di P.S., embrione dei futuri Reparti Volo della Polizia di Stato. Nel 1963 era stato trasferito presso il Compartimento di Polizia Stradale di Milano, diventando comandante della Sezione Elicotteri.
Il tenente colonnello Franco Basso lasciò la moglie e due figli, di 11 e 3 anni. Alla sua memoria venne dedicato un cippo commemorativo sul luogo della sciagura e l’intitolazione della sezione ANPS di Parma.
Fonte Corriere della Sera del 9 Luglio 1965, Polizia Moderna; Memorie Storiche – Albo d’Oro dei Caduti della Polizia di Stato.
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