Berrini Giuseppe ✞ 12/05/1945
- Data:12/05/1945
- Età:19
- Data di nascita:01/07/1926
- Provincia di nascita:Roma
- Luogo di nascita:Roma
- Reparto:Battaglione Ausiliario di Polizia
- Causa:Evento Bellico
- Grado:Guardia Ausiliaria
- Corpo:Polizia Repubblicana
- Provincia:Sondrio
Venne sommariamente fucilato assieme ad altri sette colleghi a Verceia (SO) dopo essere stato catturato dai partigiani italiani.
Nell’immediato dopoguerra tutte le strutture militari appartenenti alla disciolta Repubblica Sociale Italiana vennero messe fuorilegge: fu così anche per la Polizia Repubblicana i cui appartenenti, all’indomani del 25 aprile 1945, furono considerati sovversivi e pertanto puniti con la fucilazione. Ai primi di maggio fu promesso un salvacondotto per tutti quei poliziotti che si fossero spontaneamente consegnati alle brigate partigiane direttamente riconosciute dal Comitato di Liberazione Nazionale: la guardia ausiliaria Berrini, assieme ad altri colleghi, fidandosi della promessa si presentò ai partigiani che controllavano la zona, venendo invece sommariamente fucilato.
Così narrano i fatti le cronache del tempo:
Fu così che il 4 maggio del 1945 il comando dei partigiani di Verceia partì con le armi in pugno alla volta di Como. Nel carcere della città due o tre delegati si fecero consegnare dieci militi repubblicani, appartenenti alla compagnia speciale di pubblica sicurezza di via Malta. Dopo aver condotto i prigionieri in località Fontana pubblica, un’area disabitata al confine tra i comuni di Verceia e Dubino, i partigiani li passarono per le armi all’interno di una galleria cieca scavata nella parete rocciosa. I corpi furono raccolti dai reverendi padri del Ricovero Madonna del lavoro di Nuova Olonio e per loro cura tumulati in una singola fossa, senza nomi, nel cimitero di Nuova Olonio. Per mesi il fatto rimase sconosciuto alle autorità. Solo nel 1946, nello svolgimento di pratiche amministrative, venne alla luce in tutta la sua crudezza. Il 16 giugno del 1947, in presenza del giudice del Tribunale di Sondrio, le dieci salme seppellite nel cimitero di Nuova Olonio furono esumate. Sette corpi furono riconosciuti da madri, padri o mogli di militi repubblichini dati per dispersi alla fine del conflitto, provenienti da mezza Italia.
La guardia ausiliaria Berrini* era originaria di Roma. Ne viene mantenuta l’appartenenza alla disciolta Polizia Repubblicana mancando un decreto di transito nel Corpo delle Guardie di P.S..
* Alcune fonti lo indicano con il cognome di BERINI. Privilegiamo le indicazioni ministeriali.
Fonte: Istituto Storico RSI; Istituto Storico per lo Studio della Resistenza di Torino; archivio storico “Livio Valentini” in www.laltraverita.it.