Carbonetti Angelo ✞ 19/05/1985
- Data:19/05/1985
- Età:33
- Data di nascita:22/11/1951
- Provincia di nascita:Roma
- Luogo di nascita:Campagnano di Roma
- Grado:Agente
- Causa:Malattia dipendente da causa di servizio
- Corpo:Polizia di Stato
- Reparto:Polizia Stradale
- Provincia:Roma
Era in forza alla Sottosezione della Polizia Stradale di Foligno (PG).
Morì il 19 maggio 1985 a seguito delle terribili ferite riportate in servizio ben 9 anni prima.
Il 13 giugno 1976 il militare, in servizio di Polizia Stradale a bordo della propria motocicletta, stava percorrendo la s.s. 75 nei pressi di Bastia Umbra quando venne travolto da una vettura sopraggiunta a fortissima velocità.
Sbalzato a diversi metri dal punto d’urto, venne ricoverato in gravissime condizioni.
Dopo un lungo periodo di ricovero presso l’Ospedale civile di Foligno e dopo essere stato trasferito in vari Ospedali d’Italia, la guardia Carbonetti veniva condannato su una sedia a rotelle a causa della paraplegia riportata.
Sopportò questa condizione con cristiana rassegnazione, circondato dall’amore dei suoi familiari e con l’aiuto dei suoi amici del Paese nativo. Le sue condizioni tuttavia si aggravarono progressivamente fino alla morte.
Il giorno dei funerali, il corteo funebre si mosse dall’abitazione dell’estinto, con in testa la Banda Musicale di Campagnano; la bara era portata a spalla dai suoi coetanei.
Dentro la Chiesa Parrocchiale, che non riusciva a contenere i partecipanti, prima di iniziare la S. Messa, tra la generale, intensa commozione, un trombettiere ha suonato il Silenzio Fuori Ordinanza, l’ultimo saluto dell’Amministrazione e della Città a questo suo valoroso agente.
Fonte: si ringrazia per la segnalazione il collega Vincenzo Marangione.
Buonasera, ho vissuto la malattia di Angelo come parente ed amico e mi vedo costretto a correggere alcune inesattezze….a seguito dell’incidente Angelo rimase paraplegico, ma gli arti inferiori non li aveva assolutamente persi, inoltre ci sentiva benissimo e parlava altrettanto bene. Guidava una Fiat 131 con i comandi al volante e poi un’Alfa 33 anch’essa con i comandi al volante e spesso noi amici all’epoca minorenni venivamo scarrozzati in giro da Angelo che era l’unico del gruppo a possedere un’automobile…..tutto il resto purtroppo rappresenta una triste realtà…
Buonasera sig. Menichini. La ringrazio anche a nome della Redazione per la sua importante precisazione che ci ha permesso di correggere la scheda nel senso da lei indicato. Purtroppo le ricerche su questo sfortunato collega sono state estremamente difficili e il nostro collaboratore si è basato esclusivamente sulle poche testimonianze raccolte. Testimonianze che hanno inevitabilmente subìto tutto il pathos di quella tragedia che si è sedimentato nel tempo e nei ricordi. Grazie ancora per il suo messaggio.