Catalano Agostino ✞ 19/07/1992
- Data:19/07/1992
- Età:43
- Data di nascita:16/05/1949
- Provincia di nascita:Palermo
- Luogo di nascita:Palermo
- Grado:Assistente Capo
- Causa:Mafia e organizzazioni criminali equiparate
- Provincia:Palermo
- Corpo:Polizia di Stato
- Reparto:Questura
- Reparto:Ufficio Scorte
Morì il 19 luglio, in Via Mariano D’Amelio a Palermo, ucciso dall’esplosione di un’autobomba fatta saltare in aria da attentatori mafiosi.
Con lui trovarono la morte il Procuratore Aggiunto di Palermo, dr. Paolo Borsellino ed i colleghi Vincenzo Li Muli, Eddie Walter Max Cosina, Claudio Traina, Emanuela Loi, componenti della scorta dell’alto magistrato.
Nell’attentato, avvenuto sotto casa della madre del dottor Borsellino, rimasero ferite 24 persone, tra le quali un sesto componente della scorta.
L’attentato fu deciso dalla “ Cupola “ di Cosa Nostra, decisa ad eliminare il procuratore Paolo Borsellino.
Il 23 maggio dello stesso anno la mafia aveva ucciso in un altro attentato esplosivo il giudice Giovanni Falcone. Con il magistrato avevano perso la vita la moglie, Francesca Morvillo e gli agenti Dicillo, Montinaro e Schifani .
Mandanti ed esecutori della strage di Via D’Amelio vennero individuati ed arrestati nei mesi e negli anni seguenti e successivamente condannati all’ergastolo.
L’assistente capo Agostino Catalano, lasciò due figli. Appena poche settimane prima aveva salvato un bambino che stava per annegare in mare, dinanzi alla spiaggia di Mondello.
L’agente scelto Eddie Walter Max Cosina era giunto volontariamente a Palermo alcune settimane prima, subito dopo la strage di Capaci, proveniente dalla Questura di Trieste.
L’agente Claudio Traina era sposato e padre di un bimbo in tenera età.
L’agente Emanuela Loi, lasciò i genitori, una sorella ed un fratello ed il fidanzato.
Fu la prima agente donna della Polizia di Stato a perdere la vita nell’adempimento del Dovere.
Fonte: principali testate giornalistiche dell’epoca.
Due belle immagini di Agostino Catalano, una delle quali in uniforme da allievo guardia di pubblica sicurezza (credits: Paolo Masotti)