Caviasca Renato ✞ 08/04/1945
- Data:08/04/1945
- Età:40
- Data di nascita:11/10/1903
- Provincia di nascita:Benevento
- Luogo di nascita:Morcone
- Causa:Evento Bellico
- Provincia:Gorizia
- Grado:Guardia
- Corpo:Polizia Repubblicana
- Reparto:Questura Repubblicana
Fu ucciso l’8 Aprile da un bombardamento aereo Alleato su Gorizia.
Quel giorno – domenica in Albis – i bombardieri, che diversamente dal solito provenivano da ovest verso est, una volta oltrepassata la città invertirono la rotta (non si sa perché) e mollarono il loro mortale carico lungo una fascia comprendente i colli della Castagnavizza e del Rafut, le vie Formica e Corsica, piazza Catterini (ora piazza Medaglie d’Oro) e via Orzoni, la piazza de Amicis e la parte terminale di via Tunisi (oggi via Ascoli) dalla Sinagoga fino al Corno, Piazzutta (piazza Tommaseo) e infine la parte meridionale della città, dalla chiesa di San Giusto fino a Sant’Andrea. I morti accertati furono una trentina e particolarmente dolorosa risultò la perdita di cinque ragazzi di 13 e 14 anni che stavano giocando a pallone nel parco della Casa Balilla (oggi Istituto d’Arte), proprio sopra il rifugio antiaereo ricavato in una caverna austriaca della Grande Guerra scavata lungo la scarpata di contenimento.
Nella circostanza del decesso morì proteggendo il figlio più piccolo che aveva appena compiuto 3 anni. Lasciava così lui, altre 2 figlie di poco più grandi e la moglie.
Fonte: “La Pubblica Sicurezza sul Confine Orientale 1938-1945 “ di Mario De Marco; “Bombe sulla Città” in “La Voce di Gorizia e provincia”. Ringraziamo sentitamente la nipote del Caduto, sig.ra Emma Caviasca Nardecchia per le preziose informazioni fornite.
Vorrei correggere un errore: Renato Caviasca è morto il giorno 8 aprile 1945, non 1944 come segnalato.
Grazie.
Grazie per la sua importante precisazione: abbiamo provveduto a correggere la scheda implementandola attraverso ulteriori riscontri storici. Sarebbe interessante poter disporre della foto del povero Renato….
La cercherò. Sono sua nipote.
Posso dirvi che quel giorno morì proteggendo il figlio più piccolo, mio padre che aveva appena compiuto 3 anni. Lasciava così lui, altre 2 figlie di poco più grandi e la moglie.