Cerullo Vincenzo ✞ 25/06/1921
- Data:25/06/1921
- Età:21
- Provincia di nascita:Napoli
- Luogo di nascita:Marano di Napoli
- Reparto:Compagnia Guardia Regia
- Grado:Guardia
- Causa:Ordine pubblico
- Provincia:Parma
- Corpo:Regia Guardia per la Pubblica Sicurezza
Morì il 25 giugno all’ospedale di Parma ove era stato ricoverato il giorno prima dopo essere stato assalito, picchiato e disarmato da una folla di dimostranti che gli spararono con la sua stessa pistola d’ordinanza.
In quel periodo l’ordine pubblico nelle provincie del nord era messo a dura prova da frequentissimi scontri con i movimenti anarchici che, tra l’altro, si erano fatti vettori del diffuso malcontento dei reduci di guerra i quali, al ritorno dal fronte, si ritrovarono disoccupati e privi di fonti di sostentamento. Molte manifestazioni erano sfociate in scontri cruenti con le Forze dell’Ordine, attinte anche da colpi d’arma da fuoco e addirittura dal lancio di ordigni esplosivi.
Il 24 giugno a Parma erano in programma numerose manifestazioni popolari di dissenso con la politica sociale del governo e che avevano catalizzato l’attenzione dei movimenti anarchici i cui esponenti si erano mescolati agli altri partecipanti. La situazione degenerò presto in scontri molto cruenti nel corso dei quali la guardia Cerullo fu isolata e violentemente percossa; un manifestante gli sottrasse la pistola d’ordinanza con la quale gli sparò un colpo che attinse il poliziotto al collo. Immediatamente soccorso e trasportato al vicino ospedale, vi morì il giorno dopo. Durante tali scontri restarono feriti anche un delegato di pubblica sicurezza e altre cinque guardie rege.
Il brutale omicidio suscitò grandissimo sdegno tra la cittadinanza; furono avviate sottoscrizioni per la raccolta di fondi da destinare alla madre della guardia Cerullo, cui vennero tributati solenni funerali che videro la partecipazione massiccia dei parmensi e di tutte le autorità civili, religiose e militari.
Due anni dopo l’assassino materiale della guardia Cerullo, latitante dall’epoca del delitto, venne ucciso a Parma nel corso di un conflitto a fuoco con i carabinieri.
Fonte: rivista “il Magistrato dell’Ordine” 1924, “Corriere della Sera” del 2 agosto 1923; La Gazzetta di Parma.