Coniglio Filippo ✞ 14/06/1945
- Data:14/06/1945
- Età:50
- Data di nascita:14/04/1945
- Provincia di nascita:Agrigento
- Luogo di nascita:Cammarata
- Causa:Evento Bellico
- Provincia:Fiume
- Grado:Guardia Scelta
- Corpo:Polizia Repubblicana
- Reparto:Questura Repubblicana
Ufficialmente disperso dalla data del 20 Giugno, ma probabilmente catturato ed ucciso dai partigiani jugoslavi che avevano occupato Fiume il 3 Maggio.
A partire dall’8 Settembre 1943 e dalla dissoluzione delle Forze Armate Italiane i combattimenti e le incursioni nei pressi della città aumentarono considerevolmente con centinaia di vittime tra i contendenti e la popolazione civile. Molti appartenenti alla Polizia di Fiume cercarono di frapporsi tra i contendenti per proteggere la popolazione, come fece il commissario Giovanni Palatucci, Questore Reggente della città che protesse migliaia di ebrei e profughi civili, in accordo con i propri collaboratori e per questo venne arrestato dai tedeschi e deportato in Germania dove morì di stenti nel campo di prigionia di Dachau.
Nel marzo 1945 le truppe partigiane jugoslave lanciarono una grande offensiva verso Trieste e Fiume, nella quale fecero ingresso il 3 Maggio dello stesso anno. Gli agenti della Questura per la maggior parte rimasero al loro posto, ritenendo di non essersi compromessi con gli occupanti tedeschi e di essersi limitati a difendere la popolazione civile. Molti degli agenti si presentarono quindi regolarmente in servizio in Questura, a quel tempo ubicata in Piazza Roma, ma qui vennero arrestati dagli uomini dell’OZNA, il servizio segreto jugoslavo. Molti vennero fucilati nei giorni successivi nel campo di Grobnico o gettati in mare o nelle foibe carsiche fuori della città, altri ancora vennero deportati all’interno della Jugoslavia dove la maggior parte morì di stenti, maltrattamenti e malattie nei campi di prigionia. Come nel resto della Venezia Giulia e della Dalmazia la repressione a Fiume si estese a tutti gli italiani della città, coinvolgendo oltre agli uomini delle Forze dell’Ordine e ai militari italiani anche gli esponenti della Resistenza antifascista italiana e gli autonomisti fiumani. La repressione segnò la fine di Fiume italiana.
Fonte: “Albo d’Oro- La Venezia Giulia e la Dalmazia nell’ultimo conflitto mondiale” di Luigi Papo de Montona edito a cura dell’Unione degli Istriani , Trieste 1989; “Infoibati” di Guido Rumici , ed Mursia 2001. Per la fotografia si ringrazia l’Albo Caduti RSI “Livio Valentini” in www.laltraverita.it
Il compianto Filippo Coniglio non è Caduto per “fatto BELLICO” ma a GUERRA TERMINATA, nella strage di Grobnico del 14-15 giugno 1945 assieme a buona parte del personale in servizio presso la Questura di Fiume (un mese e mezzo da fine guerra).
E’ stato insignito della Medaglia Ricordo del Presidente della Repubblica ai sensi e per gli effetti della Legge 30 marzo 2004 n. 92 con la seguente motivazione:
“Venne catturato da partigiani slavi a Fiume il 4 maggio 1945 (a guerra terminata) e dal 16 giugno 1945 non si ebbero più Sue notizie; probabilmente fucilato nella strage di Grobnico”
Il E’ disponibile foto dell’Agente Coniglio. Laura Brussi, Associazione Nazionale Congiunti Deportati e dispersi in Jugoslavia (ANCDJ), e-mail: laura.brussi@alice.it
Buonasera sig.ra Brussi.
Ringraziandola per la sua segnalazione, le offro una spiegazione della dicitura “Evento bellico” sotto la quale è stato catalogato il Caduto in oggetto. Quando in redazione abbiamo dovuto stabilire i criteri di impostazione del motore di ricerca per singole voci, abbiamo avuto non poche difficoltà nel trovare un indicatore comune che andasse bene per tutti i Poliziotti deceduti per motivi genericamente riconducibili al conflitto mondiale. Gli esempi potrebbero essere centinaia, a partire dai Poliziotti uccisi nei conflitti a fuoco con i partigiani dopo l’Otto Settembre 1943 (quindi a guerra formalmente terminata e incardinati nella successiva guerra civile) per finire con quelli trucidati dopo il 25 aprile 1945 in dipendenza delle rappresaglie che si trascinarono fino ad almeno tutto il 1946.
Ben consapevoli che Filippo Coniglio cadde in un periodo anagraficamente successivo alla conclusione ufficiale sia della 2° G.M. che della successiva guerra civile 1943-1945, siamo stati costretti a considerare come “Evento Bellico” anche le conseguenze e gli strascichi della guerra mondiale già conclusa. Come lui, troverà infatti numerosi altri Caduti successivi al 25 aprile 1945 e censiti sotto la medesima causa di morte, poiché sarebbe stato troppo complesso trovare singole cause da abbinare ai Poliziotti caduti per cause comunque riconducibili alla guerra mondiale ancorché conclusa.
Restiamo a sua disposizione per ogni chiarimento ritenuto necessario. Con l’occasione le inviamo i nostri più cordiali saluti.
Per la Redazione Cadutipolizia
Gianmarco Calore
Voglia scusare la mia doverosa precisazione.
Non ho assolutamente inteso muovere alcuna critica al Vostro nobile “modus operandi”.
Il mio intervento era motivato dalla necessità di un adeguato coordinamento con le disposizioni di cui alla Legge 30 marzo 2004 n. 92, con particolare riguardo all’esclusione dall’onorificenza ivi statuita, per i Caduti in armi, a causa di eventi bellici.
In effetti, tutti coloro che furono massacrati in tempo di pace, dopo essere stati costretti a deporre le armi, non sono considerati belligeranti.
In tale ottica, non sono tali i Caduti di Grobnico, massacrati da parte slava, pur essendo prigionieri, nel giugno 1945 (in deroga alle norme del diritto internazionale pubblico, ivi compreso quello bellico).