De Ponzio Savino ✞ 04/06/1944
- Data:04/06/1944
- Reparto:13° Compagnia
- Reparto:Colonna PAI "Cheren"
- Causa:Evento Bellico
- Grado:Guardia Ausiliaria PAI
- Corpo:Polizia dell'Africa Italiana
- Provincia:Roma
Morì il 4 giugno a Roma, insieme al tenente ausiliario PAI Carlo Pettini e ad altre quattro guardie ausiliarie della PAI, a bordo della loro camionetta colpita da un carro armato statunitense.
Al momento della liberazione della Capitale gli uomini della 13^ Compagnia della Colonna Cheren, tra i quali il tenente Pettini e le guardie al suo comando, vennero incaricate di spostare in luogo più sicuro le camionette della PAI dislocate in città per impedire che cadessero nelle mani delle truppe tedesche e della RSI che in quel momento stavano abbandonando Roma.
Durante il trasferimento dei mezzi gli agenti della PAI ingaggiarono una serie di scontri con alcuni militari tedeschi e fascisti in ritirata che costrinsero le ultime tre camionette dell’autocolonna, al comando del tenente Pettini, a cambiare percorso, verso Via Nazionale. Prima di arrivarvi però gli uomini di Pettini dovettero nuovamente aprire il fuoco con le mitragliatrici di bordo contro altri soldati tedeschi che bloccavano loro la strada. Una volta superato l’ultimo ostacolo la camionetta con a bordo il tenente Pettini e le guardie Savino De Ponzio, Michele Puddu, Luciano Buccheri, Luigi Scorza ed Angelo Aurelio Perotti, entrò in via Nazionale nello stesso momento in cui vi transitavano i soldati americani appena entrati nella Capitale. Gli statunitensi, che avevano appena udito i colpi d’arma da fuoco provenienti dalla via laterale e ritenendo di trovarsi sotto attacco nemico, alla vista dell’automezzo militare della PAI lo centrarono con un preciso colpo di cannone esploso da un carro armato che uccise tutti e sei i suoi occupanti.
Fonte: “La Polizia dell’Africa Italiana (1937-1945)” di Piero Crociani, edito a cura dell’Ufficio Storico della Polizia di Stato, Roma 2009. Si ringraziano il collega Iller Frasson e l’Ufficio Anagrafe del Comune di Roma per la preziosa collaborazione.
Due foto dell’autoblindo PAI colpito (si ringrazia Paolo Carretta per la segnalazione)