De Simone Biagio ✞ 15/12/1927
- Data:15/12/1927
- Età:38
- Causa:Assassinio
- Corpo:Corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza
- Grado:Guardia Scelta
- Provincia:Napoli
- Reparto:Regia Questura
Fu assassinato da un folle che si era barricato all’interno di un appartamento.
Il dirigente del Commissariato di Polizia di Pendino (NA), commissario Clemente Celli, aveva da alcuni giorni ospitato nella propria abitazione di Via Pietro Colletta N°63 il fratello minore Cesare, un giovane ingegnere di 25 anni, definito dalle cronache dell’epoca come “affetto da una acuta crisi di nevrastenia che era andata sempre più aggravandosi”.
La mattina del 15 Dicembre il giovane ingegnere veniva assalito da una improvvisa crisi di follia, nel corso della quale devastava l’abitazione e minacciando i propri familiari, prima di barricarsi in una camera rifiutando di uscirne. Il commissario Celli, visto vano ogni tentativo di bloccare il fratello, dopo avere messo al sicuro la propria famiglia correva in Questura chiedendo l’aiuto del collega di servizio, con il quale ritornava sul posto dopo poche decine di minuti, insieme ad un sottufficiale e quattro agenti uno dei quali era la guardia scelta De Simone. Nel frattempo il folle aveva spento la luce elettrica dell’appartamento e si era impossessato di una delle rivoltelle appartenenti al fratello. Quando i sette poliziotti entrarono nell’abitazione furono costretti a camminare in fila indiana attraverso un corridoio stretto e buio. All’improvviso il giovane folle uscì dalla camera dove si era barricato impugnando la rivoltella sottratta al fratello. I primi sei poliziotti riuscirono a gettarsi a terra, ma la guardia scelta De Simone, il quale si trovava in coda alla fila, non riuscì a fare altrettanto e venne colpito da un proiettile in pieno petto. Gli altri sei agenti si scagliarono sul folle, che fu disarmato e immobilizzato dopo un’aspra colluttazione, nel corso della quale il commissario Celli riportò diverse ferite.
La guardia scelta De Simone venne trasportato con urgenza all’Ospedale della Pace, ma morì sull’ambulanza.
Fonte: Corriere della Sera del 16 Dicembre 1927.