Di Mambro Ezio ✞ 18/01/1945
- Data:18/01/1945
- Età:20
- Data di nascita:16/06/1924
- Provincia di nascita:Frosinone
- Luogo di nascita:Cassino
- Provincia:Cagliari
- Corpo:Corpo delle Guardie di P.S. (1944-1981)
- Grado:Guardia
- Causa:Ordine pubblico
- Reparto:Regia Questura
Morì il 18 Gennaio all’Ospedale Civile di Cagliari in seguito alle gravissime ferite subite poche ore prima, in seguito all’esplosione di una granata in Piazza Yenne, dove il giovane poliziotto si trovava in servizio d’ordine.
Il 16 Gennaio sul giornale “l’Unione Sarda” apparve la notizia del prossimo richiamo alle armi delle classi di leva dal 1914 al 1924, destinate a combattere sul fronte italiano. Lo stesso bando chiamava alle armi anche coloro che sino a quel momento avevano goduto delle esenzioni, quali i parenti stretti di familiari al momento nelle Forze Armate. La notizia aveva percorso la città e il giorno successivo, nel corso di un acceso dibattito nel Liceo “Dettori” (autorizzato dalla Questura) gli studenti cagliaritani decisero di stilare un documento nel quale posero le loro condizioni per il loro arruolamento nelle Forze Armate, cioè il rimpatrio dei prigionieri di guerra, la modifica dell’armistizio dell’8 Settembre 1943 e il riconoscimento internazionale dell’Italia.
Nel pomeriggio del 18 Gennaio una imponente manifestazione studentesca si diresse verso le sedi dell’ “Unione Sarda” e di “Radio Sardegna” per consegnare il documento stilato nel dibattito del Liceo “Dettori”, ma i militari impedirono agli studenti l’ingresso negli edifici del quotidiano e della radio. La manifestazione fu costretta a ripiegare quindi verso via Manno, dove venne bloccata da un altro picchetto di militari che impedirono ai dimostranti di unirsi ad una seconda manifestazione (non autorizzata) in Piazza Yenne, nella quale alcuni oratori improvvisati spiegarono le ragioni degli studenti. All’improvviso in Via Manno qualcuno iniziò il lancio di bombe a mano tra la folla e subito dopo altre ne vennero gettate in Piazza Yenne. Una granata esplose ai piedi della guardia Ezio Di Mambro, il quale si trovava in servizio d’ordine nella piazza e che rimase gravemente ferito. Altre bombe a mano ferirono in modo più leggero un funzionario e altri tre agenti di Polizia, tre soldati, un maresciallo dei Carabinieri e sei civili.
La guardia Di Mambro fu trasportata presso l’Ospedale Civile di Cagliari dove morì nonostante gli sforzi disperati dei medici per salvarla.
Numerose persone vennero arrestate in Piazza Yenne e nelle vie limitrofe poco dopo il lancio delle bombe. Rinviati a giudizio e processati l’anno successivo di fronte al Tribunale Militare di Oristano, vennero condannati a pene piuttosto miti, in quanto i giudici militari ritennero che gli imputati (tutti giovani e giovanissimi) non volessero la morte dell’agente Di Mambro.
La salma di Ezio Di Mambro venne trasportata nel 1954 nella sua città natale di Cassino, dove ancora oggi riposa. Al militare venne dedicata una lapide posta all’ingresso principale della questura di Cagliari.
Fonte: “ Almanacco di Sardegna 2004”. Si ringrazia il sig. Marcello Denti per la cortese segnalazione.