Di Santo Franco ✞ 01/08/1866
- Data:01/08/1866
- Reparto:Compagnia Guardie di P.S.
- Causa:Conflitto a fuoco
- Corpo:Corpo delle Guardie di P.S. (1852-1890)
- Grado:Guardia di Pubblica Sicurezza
- Provincia:Palermo
Morì nel corso di un conflitto a fuoco avvenuto in data imprecisata nell’attuale provincia di Palermo, durante la caccia ai briganti ed ai latitanti che infestavano le campagne.
Nell’estate del 1866 il prefetto di Palermo Luigi Torelli, dopo avere constatato il pericolo costituito dalle bande di criminali e dai disertori che effettuavano scorribande e razzie nel circondario del capoluogo siciliano, decise di istituire delle “colonne mobili” formate da soldati del regio esercito, carabinieri e guardie di PS allo scopo di lottare contro l’emergenza criminale ed affermare il controllo dello Stato sul territorio.
Le “colonne mobili” iniziarono la loro attività nei primi giorni di luglio del 1866 e nelle successive settimane perlustrarono il territorio. Nonostante alcuni successi contro la criminalità, le “colonne mobili” si trovarono ad affrontare numerosi scontri con i banditi, nel corso dei quali rimasero uccisi l’appuntato di pubblica sicurezza Vincenzo Magnani e le guardie Franco Di Santo, Giuseppe Ferretti e Franco Robba, tre carabinieri e due soldati.
Già intorno alla seconda metà di agosto, di fronte alle perdite subite ed alle spese e alle fatiche affrontate e all’aumentare del banditismo, il prefetto Torelli dovette prendere atto che le “colonne mobili” erano state un sostanziale fallimento e cercò di ottenere appoggi sia dal governo centrale che dai comuni siciliani per ottenere uomini e finanziamenti, ma i suoi sforzi vennero definitivamente vanificati dall’esplosione della sanguinosa Rivolta di Palermo del settembre 1866, al termine della quale Luigi Torelli venne sollevato dal proprio incarico.
n.b.in assenza di una datazione certa nella scheda viene indicata quella del 1° Agosto 1866 come data presunta del decesso, in considerazione che fu proprio durante quel mese che l’attività delle “colonne mobili” raggiunse il suo apice.
Fonte: “Rapporto al Ministero dell’Interno relativo agli avvenimenti di Palermo (16-23 settembre 1866) ” del prefetto Luigi Torelli, Firenze 1866.