Duchi Agostino ✞ 10/05/1871
- Data:10/05/1871
- Età:42
- Causa:Assassinio
- Corpo:Corpo delle Guardie di P.S. (1852-1890)
- Provincia:Livorno
- Reparto:Regia Questura
- Grado:Vice Brigadiere
Morì il 10 maggio a Livorno, mentre stava cercando di sventare una violenza sessuale da parte di due pregiudicati.
Intorno alle 8 e mezza di sera il vicebrigadiere Agostino Duchi, soprannominato dalla mala livornese “il Gatto Rosso”, era impegnato nel servizio di pattuglia quando udì le invocazioni di una donna, trascinata nell’androne di un edificio da due individui decisi ad usarle violenza. Il poliziotto intervenne in soccorso della vittima ma, mentre cercava di arrestare i due stupratori, venne pugnalato per tre volte da uno di questi. Gravemente ferito, il vicebrigadiere Duchi morì mentre veniva trasportato in ospedale.
I due assassini si diedero alla fuga, ma vennero inseguiti da altre due guardie di P.S. e da due carabinieri intervenuti in aiuto del vicebrigadiere Duchi e bloccati al termine di un’aspra colluttazione, nel corso della quale un militare dell’Arma venne a sua volta ferito gravemente da una coltellata.
I due assassini erano due fratelli, uno dei quali minorenne. Il fratello maggiore era uscito di prigione proprio il mattino dell’omicidio e più volte aveva dichiarato la propria intenzione di voler uccidere il vicebrigadiere Agostino Duchi, alias “il Gatto Rosso”, perché “colpevole” di averlo arrestato più volte in flagranza di reato.
Fonti: “l’Indicatore Commerciale” di Livorno del 12 e del 19 Maggio 1871; la “Gazzetta Piemontese” del 15 maggio 1871, che riprende una corrispondenza della “Gazzetta del Popolo” di Firenze dell’11 maggio dello stesso anno.