Follador Stefano ✞ 08/03/2001
- Data:08/03/2001
- Età:23
- Data di nascita:06/08/1977
- Provincia di nascita:Belluno
- Luogo di nascita:Agordo
- Grado:Agente Scelto
- Provincia:Brescia
- Causa:Incidente stradale "in itinere"
- Corpo:Polizia di Stato
- Reparto:Polizia Ferroviaria
Agente Scelto della Polizia di Stato, in forza presso la Polfer di Brescia, durante la stagione invernale del 2001 prestava servizio aggregato presso la Scuola Alpina di Polizia a Moena (TN) come soccorritore piste nel comprensorio “Tre Valli” (Falcade – San Pellegrino – Moena).
Il giorno 8 marzo 2001, poco dopo essersi recato a comprare un mazzetto di mimose per la fidanzata Rossana, partì per riprendere servizio alle ore 9 sulla pista del Lusia.
Poco dopo il passo San Pellegrino, in fondo al rettilineo dell’Alochet, la macchina di Stefano si scontrò frontalmente con una Fiat Brava guidata da un maestro di sci di Moena che era in fase di sorpasso. Dalla ricostruzione dell’incidente e dalle numerose testimonianze, pare che il maestro di sci tenesse una guida spavalda ed irresponsabile. A seguito di accertamenti di polizia emerse inoltre, che per l’uomo, era già il secondo omicidio colposo causato con dinamiche simili.
Stefano venne dapprima portato presso l’ospedale di Cavalese (TN) ed in seguito elitrasportato al nosocomio di Bolzano dove spirò due giorni dopo a causa dell’anossia cerebrale dovuta ai traumi riportati.
N.B.
NEMICA BUROCRAZIA
Il caso di Stefano Follador è unico nel suo genere in quanto vittima della burocrazia tipica del nostro paese. Vale la pena sottolineare che la Famiglia Follador non ha potuto beneficiare dell’equo-indennizzo dovuto alla perdita del figlio in quanto la richiesta risarcitoria, nonostante fosse stata compilata nei termini previsti, è stata in seguito spedita dall’ufficio di appartenenza oltre i 6 mesi richiesti dalla legge.
Fonte: Si ringrazia il Sig. Follador Arnaldo, padre di Stefano, per la preziosa testimonianza. Per la foto del luogo dell’incidente: Marinelli-Galli-Dalla Libera, “I Caduti della Polizia bresciana”, ed. Massetti Rodella.
Per la foto del luogo dell’incidente: Galli