Genchi Vito ✞ 25/01/1946

Venne fucilato il 25 Gennaio, dopo la sentenza emessa dal Tribunale Militare jugoslavo di Lubiana ( Slovenia).

Il Questore Genchi era giunto nel 1943 a Gorizia ed aveva dato prova di grande equilibrio nel reggere la Questura della città.

Vito Genchi era sposato.

Uno dei suoi figli, chiamato alle armi dalla Repubblica Sociale, venne catturato ed ucciso dagli slavi nel 1944 a Piuma (GO).

Le ricerche esperite in tempi successivi hanno permesso di accertare la sua tormentata sorte per come segue: Questore di Gorizia, ivi prelevato dagli slavocomunisti il 2/5/45 e deportato al carcere di Lubiana, dove aveva la matricola n° 1968 e dal quale carcere fu fatto uscire per “ignota destinazione” alla mezzanotte del 30/12/45. La Repubblica comunista di Slovenia, nel settembre 1949, comunicò che il dr. Genchi era stato condannato a morte in data 26/1/46 e che la sentenza era stata eseguita. Il dr. Genchi, assassinato il 31/12/45, sarebbe così stato condannato a morte 26 giorni dopo il suo assassinio. Fu in realtà condannato ai lavori forzati, successivamente prelevato dalle prigioni centrali dell’OZNA di Lubiana e portato via a mezzanotte del 30 dicembre 1945: faceva parte del secondo dei tre gruppi che furono in tre diversi giorni trasportati verso ignota destinazione. Non è esatto che il 4 gennaio 1946 fu trasferito a Lubiana e là fucilato, cosa che si rileva anche da un articolo pubblicato sul “Giornale di Trieste” del 14-6-1950. In realtà il questore Genchi era stato trasferito a Lubiana il 20 maggio 1945 e sommariamente passato per le armi il 30 dicembre 1945.

In mancanza di un decreto di transito nell’amministrazione civile dell’interno, viene mantenuta l’appartenenza alla disciolta amministrazione di pubblica sicurezza della RSI.

Fonte: “la Pubblica Sicurezza sul Confine Orientale 1938-1945” di Mario De Marco; Ferenc Tone storico sloveno, dalla pubblicazione “Partizani, Obvescevalci, Jetniki” di Zdenko Zavadlav) presente in un documento come membro dell’Ovra: Headquarters Allied Commission-143 Public Safety PAG 17 O.V.R.A.; archivio storico “Livio Valentini” in www.laltraverita.it.