Innocenti Ettore ✞ 14/06/1945
- Data:14/06/1945
- Età:56
- Causa:Deportazione - Prigionia per cause belliche
- Causa:Evento Bellico
- Provincia:Fiume
- Corpo:Polizia Repubblicana
- Reparto:Questura Repubblicana
- Grado:Vice Brigadiere
Venne fucilato il 14 Giugno dai partigiani jugoslavi sulla pista dell’aeroporto di Grobnico (Fiume), insieme alla maggior parte degli appartenenti alla questura della città del Quarnaro.
Il vicebrigadiere Innocenti faceva parte della squadra di polizia giudiziaria. Ne viene mantenuta l’appartenenza alla disciolta Polizia Repubblicana in mancanza di un decreto di transito nel Corpo delle Guardie di P.S..
A partire dall’8 Settembre 1943 e dalla dissoluzione delle Forze Armate Italiane i combattimenti e le incursioni nei pressi della città aumentarono considerevolmente con centinaia di vittime tra i contendenti e la popolazione civile. Molti appartenenti alla Polizia di Fiume cercarono di frapporsi tra i contendenti per proteggere la popolazione, come fece il commissario Giovanni Palatucci, Questore Reggente della città che protesse migliaia di ebrei e profughi civili, in accordo con i propri collaboratori e probabilmente con la Resistenza italiana di Fiume, e per questo venne arrestato dai tedeschi e deportato in Germania dove morì di stenti nel campo di prigionia di Dachau.
Nel marzo 1945 le truppe partigiane jugoslave lanciarono una grande offensiva verso Trieste e Fiume, nella quale fecero ingresso il 3 Maggio dello stesso anno. Gli agenti della Questura per la maggior parte rimasero al loro posto, ritenendo di non essersi compromessi con gli occupanti tedeschi e di essersi limitati a difendere la popolazione civile. Molti degli agenti si presentarono quindi regolarmente in servizio in Questura, a quel tempo ubicata in Piazza Roma, ma qui vennero arrestati dagli uomini dell’OZNA, il servizio segreto jugoslavo. Molti vennero fucilati nei giorni successivi nel campo di Grobnico o gettati in mare o nelle foibe carsiche fuori della città, altri ancora vennero deportati all’interno della Jugoslavia dove la maggior parte morì di stenti, maltrattamenti e malattie nei campi di prigionia. Come nel resto della Venezia Giulia e della Dalmazia la repressione a Fiume si estese a tutti gli italiani della città, coinvolgendo oltre agli uomini delle Forze dell’Ordine e ai militari italiani anche gli esponenti della Resistenza antifascista italiana e gli autonomisti fiumani. La repressione segnò la fine di Fiume italiana.
Fonte: “Albo d’Oro- La Venezia Giulia e la Dalmazia nell’ultimo conflitto mondiale” di Luigi Papo de Montona edito a cura dell’Unione degli Istriani , Trieste 1989; “Infoibati” di Guido Rumici , ed Mursia 2001
Vice Brigadiere o Guardia Scelta?
Si tratta forse dello stesso che venne chiamato ad indagare sul brutale omicidio di due ragazze, descritto nell’articolo “il confine”?
In quel caso era indicato come Brigadiere.
Buongiorno. Confermiamo vice brigadiere. Il refuso è stato corretto. Grazie per la segnalazione!