Lorefice Giovanni ✞ 16/02/2024
- Data:16/02/2024
- Età:76
- Data di nascita:12/01/1948
- Provincia di nascita:Caltanissetta
- Luogo di nascita:Gela
- Grado:Appuntato
- Reparto:Commissariato
- Causa:Malattia dipendente da causa di servizio
- Corpo:Polizia di Stato
- Provincia:Roma
- Causa:Terrorismo ed eversione
Morì il 16 febbraio 2024 in conseguenza delle ferite riportate ben 44 anni prima, la mattina del 28 maggio 1980 a Roma in un conflitto a fuoco contro terroristi eversivi dei N.A.R. avvenuto in piazza Trasimeno di fronte a un liceo della capitale. In quell’occasione venne assassinato anche l’appuntato di P.S. Francesco Evangelista e rimase gravemente ferito il vice brigadiere Antonio Manfreda, che morirà in dipendenza di tali ferite il 5 marzo 2002.
Quel giorno i tre colleghi erano impegnati in un servizio di vigilanza di fronte al Liceo Giulio Cesare, una scuola difficile, dove da anni avvenivano scontri tra studenti delle opposte fazioni politiche. Quel mattino, alle 8,10 circa quattro terroristi dei NAR giunsero dinanzi al Liceo. L’obiettivo era quello di disarmare i tre agenti e di schiaffeggiarli, per “ridicolizzare la militarizzazione del territorio”, ma i poliziotti si accorsero della presenza dei terroristi e cercarono di reagire. Gli aggressori aprirono il fuoco per primi. L’appuntato Lorefice fu colpito da numerose pallottole che lo ferirono gravemente, tanto da fargli riportare un’invalidità del 100%.
I terroristi fuggirono con la pistola di uno degli agenti feriti e la radio portatile della pattuglia.
Il capo del commando venne ferito ed arrestato nel 1981 a Padova dopo un conflitto a fuoco costato la vita a due carabinieri. Condannato all’ergastolo è libero da alcuni anni.
La sua compagna, che partecipò all’assassinio dell’appuntato Evangelista, venne arrestata nel marzo 1982 dopo una sparatoria costata la vita a un giovane passante.
Un terzo componente del commando si suicidò nel maggio 1982 per non farsi catturare dalla Polizia.
L’appuntato Lorefice venne riconosciuto “Vittima del terrorismo”. Ne viene mantenuta la qualifica rivestita al momento dei fatti.
Fonte: quotidiano Il Messaggero del 19 febbraio 2024. Si ringrazia il sig. Giovanni Manfreda (figlio di una delle vittime) per le importanti precisazioni fornite e per le foto a corredo della scheda.
(credits: “Il Messaggero”)
(credits: Giovanni Manfreda)