Martini Sabatino ✞ 10/05/1877
- Data:10/05/1877
- Causa:Assassinio
- Corpo:Corpo delle Guardie di P.S. (1852-1890)
- Provincia:Grosseto
- Grado:Sottobrigadiere
- Reparto:Ufficio di P.S.
Morì il 10 maggio a Spoleto (PG), in seguito alla ferita da pugnale infertagli due giorni prima da un aggressore nel centro della cittadina umbra.
Intorno alle ore 21,30 dell’8 maggio, nella centrale via del Corso, il sottobrigadiere Sabatino Martini, il quale si trovava in servizio di perlustrazione in abiti borghesi, fermò un individuo sospetto il quale reagì estraendo un coltello e sferrando una violenta pugnalata al ventre del poliziotto.
L’aggressore si diede quindi alla fuga, vanamente inseguito da alcuni passanti, tra i quali un colonnello del Regio Esercito.
Trasportato in ospedale, il sottobrigadiere Martini morì due giorni dopo il ricovero.
Nei giorni successivi numerose persone vennero arrestate poiché sospettate a vario titolo di coinvolgimento nel delitto, ma le stesse cronache del tempo si dimostrarono caute nell’indicare la loro effettiva responsabilità nei fatti.
Una delle ipotesi sull’omicidio del sottobrigadiere Martini fu quella di una vendetta contro la Polizia, come rappresaglia per la condanna ai lavori forzati a vita di un individuo riconosciuto dalla Corte d’Assise di Spoleto come responsabile dell’assassinio del delegato di PS Cesare Campadelli, ucciso a Lugo di Romagna il 4 Marzo 1870, il cui processo era stato spostato da Ravenna a Spoleto per motivi di pubblica sicurezza.
Lo stesso sottobrigadiere Sabatino Martini, dalla propria sede di servizio di Grosseto, era stato aggregato in servizio alla Corte d’Assise di Spoleto in occasione del processo per l’omicidio Campadelli.
Fonte: quotidiani “Progresso – Corriere dell’Umbria” del 16 maggio 1877, “Corriere della Sera” del 13 Maggio 1877, “il Ravennate” del 12 maggio 1877, “Gazzetta Ferrarese” del 15 maggio 1877, “Il Manuale del Funzionario di Sicurezza Pubblica e di Polizia Giudiziaria” dell’ottobre 1873 (promozione ala qualifica superiore e assegnazione della sede di servizio al sottufficiale) e del maggio 1877.
Il nome del sottobrigadiere Martini era riportato su una lapide (oggi scomparsa) posta all’ingresso dell’Istituto Superiore di Polizia di Roma.
Si ringrazia l’Ufficio Storico della Polizia di Stato per la consulenza fornita durante le ricerche.