Missadin Mario ✞ 27/09/1946
- Data:27/09/1946
- Grado:Agente Polizia Civile
- Causa:Infortunio in operazione di servizio
- Provincia:Pola
- Corpo:Polizia Civile della Venezia Giulia
- Reparto:Sovrintendenza Polizia Civile
Morì il 27 Settembre in un incidente avvenuto durante un’esercitazione al soccorso avvenuta nei pressi di Pola, all’epoca sotto amministrazione Alleata.
Quando le truppe Alleate assunsero il controllo del Territorio Libero di Trieste nel giugno 1945, si accorsero della necessità della creazione di un corpo di polizia civile per la sicurezza e l’ordine pubblico nella zona d’occupazione. I primi agenti, di etnia italiana e slovena, vennero arruolati a Trieste e provincia, ma anche nel Friuli Venezia Giulia e presero servizio a partire dal settembre 1945. Sotto il comando del colonnello inglese Richardson, già ufficiale di Scotland Yard, gli agenti della Forza di Polizia della Venezia Giulia (più nota come Polizia Civile) seguirono tutte le vicissitudini di Trieste, sino alla restituzione della città. Nel corso dei nove anni della sua esistenza la Polizia Civile fu una delle organizzazioni di polizia più moderne d’Italia. Fu la prima infatti ad istituire un numero di pronto intervento (il 223) con il relativo servizio di controllo sul territorio da parte delle prime Volanti e ad aprire le porte all’arruolamento del personale femminile, già nel 1947. Con la restituzione di Trieste all’Italia, il 26 Ottobre 1954, gli agenti della Polizia Civile transitarono nella quasi totalità nel Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza.
Fonte: “Il Giornale Alleato” del 28 Novembre 1946 “La Polizia triestina dal 1945 al 1954” di Silvano Subani, edizioni Italo Svevo, Trieste 2003
Era mio cugino, da parte di mia madre Nevia Missadin, sorella di Antonio Missadin, Mario era il primogenito, di Antonio Missadin e fratello di Argeo Missadin il piu’giovane.
Anni difficili dal dopoguerra sino al 1954; mia madre io e mio fratello eravamo a Trieste dalla sorella di mia madre. Che vita!
Gentile signor Fucito,
Grazie per la sua testimonianza.
Qualora fosse da lei gradito, saremmo onorati di poter inserire la fotografia del suo familiare nella scheda a lui dedicata. Nel caso, la preghiamo di inviarci la fotografia alla mail staff.cadutipolizia@libero.it
Cordiali saluti ed ancora grazie per le sue parole.