Padovani Vittorio ✞ 15/12/1976
- Data:15/12/1976
- Età:47
- Data di nascita:01/03/1929
- Provincia di nascita:Modena
- Luogo di nascita:Modena
- Corpo:Amministrazione della Pubblica Sicurezza
- Reparto:Commissariato
- Provincia:Milano
- Causa:Terrorismo ed eversione
- Grado:Vice Questore
Morì il 15 Dicembre, ucciso a colpi di pistola dal brigatista rosso Walter Alasia in Via Leopardi a Sesto San Giovanni (MI) insieme al maresciallo Sergio Bazzega.
Quella notte gli agenti del Servizio di Sicurezza, dell’Ufficio Politico della Questura di Milano e del Commissariato di Sesto San Giovanni fecero irruzione dell’abitazione di Alasia, ritenuto un importante membro delle Brigate Rosse. Il terrorista reagì immediatamente facendo fuoco contro gli agenti, ferendo mortalmente il vicequestore Padovani. Si scatenò una violenta sparatoria. Il maresciallo Bazzega, trovando sulla propria linea di tiro i genitori di Alasia non sparò e di questo approfittò il brigatista facendo fuoco contro il sottufficiale di Polizia, ferendo mortalmente anch’egli. Il terrorista si lanciò dalla finestra e nel cortile ingaggiò una seconda sparatoria con gli agenti venendo infine ucciso. Il vicequestore Padovani morì durante il trasporto in ospedale. Il maresciallo Sergio Bazzega morì in ospedale, durante una disperata operazione chirurgica.
Il vicequestore Padovani era sposato e padre di due figli.
Il maresciallo Bazzega era sposato e padre di un figlio. Alla sua memoria venne dedicata l’intitolazione della sede ANPS di Imola (BO) e una strada a Sassuolo (MO).
Tra il 1971 ed il 2003 l’organizzazione terroristica delle Brigate Rosse si rese responsabile della morte di 89 persone, per la maggior parte membri delle Forze dell’Ordine.
Fonti: “Milano, una città, una questura” AA.VV. “La notte della Repubblica” Sergio Zavoli giornale “Corriere della Sera “ e successivi; Memorie Storiche – Albo d’Oro dei Caduti della Polizia di Stato.
(da Polizia Moderna)
Uno dei delitti più assurdi di quello scellerato periodo quello di cui furono vittima Bazzega e Padovani. Walter Alasia non era affatto un oppresso, a soli 20 anni aveva gia’ un impiego sicuro in posta. Se si fosse consegnato se la sarebbe cavata con poco, invece uccise due poveracci, uno dei quali con la moglie incinta, e ci rimise la pelle anche lui.