Pezzini Francesco ✞ 23/03/1971
- Data:23/03/1971
- Età:56
- Data di nascita:19/05/1914
- Provincia di nascita:Mantova
- Luogo di nascita:Ponti sul Mincio
- Provincia:Brescia
- Corpo:Corpo delle Guardie di P.S. (1944-1981)
- Causa:Malore in servizio o per causa di servizio
- Grado:Maresciallo 1^Classe
- Reparto:Nucleo Guardie di P.S.
Morì a Brescia la mattina del 23 marzo, stroncato da un infarto che lo colpì mentre si trovava in servizio.
Quel giorno il sottufficiale, in servizio come capo ufficio distaccato di P.S. del 2° Sottonucleo Guardie di PS presso le Poste e Telegrafi, si accasciò improvvisamente a terra. Immediatamente soccorso e trasportato in ospedale, vi morì poco dopo il ricovero.
Il maresciallo Pezzini, prima di entrare in Polizia, aveva prestato servizio nel Regio Esercito dal 1934 al 1936. Il 10 giugno 1940, nuovamente militarizzato con l’entrata in guerra dell’Italia, fu assegnato all’Ufficio Genio di Peschiera del Garda con il grado di Sergente. Dopo l’Armistizio si dette alla macchia entrando a far parte della formazione partigiana “Brigata Perlasca”, attiva nel Bresciano. Il 5 maggio 1945 entrò infine nella Polizia Ausiliaria partigiana con il grado di maresciallo ausiliario, venendo assegnato al Battaglione di Brescia.
Ammesso a frequentare il corso d’istruzione presso la scuola allievi ufficiali e sottufficiali di Roma, l’11 dicembre 1947 fu immesso nel Corpo delle Guardie di P.S. con il grado di maresciallo di 3° classe e assegnato alla questura di Verona. Anche il maresciallo Pezzini fu vittima delle epurazioni volute da Mario Scelba: il 17 aprile 1948 venne trasferito d’ufficio alla questura di Cosenza; il 15 gennaio 1949, ancora un trasferimento d’ufficio, stavolta alla questura di Cagliari dove prestò servizio fino al 28 ottobre 1950. Solo a quel punto riuscì a tornare a Brescia.
Venne insignito della Croce al Merito di Guerra, del Distintivo della Guerra di Liberazione, della Medaglia d’Argento al Merito di Servizio e dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica.
Lasciò la moglie Gina e tre figli.
Fonte: si ringrazia il sostituto commissario Flavio Dalla Libera per il materiale trasmesso.