Prato Francesco Antonio ✞ 09/02/1957
- Data:09/02/1957
- Età:21
- Data di nascita:10/09/1935
- Provincia di nascita:Lecce
- Luogo di nascita:Novoli
- Corpo:Corpo delle Guardie di P.S. (1944-1981)
- Grado:Guardia Aggiunta
- Causa:Incidente stradale
- Reparto:Polizia Stradale
- Provincia:Ravenna
Morì il 9 febbraio presso l’ospedale Rizzoli di Bologna ove era stato trasferito a seguito delle gravissime ferite riportate in un incidente stradale avvenuto 3 giorni prima.
Il giorno 6 febbraio 1957 era comandato di servizio di pattuglia, in qualità di “Guardia di scorta” lungo la strada statale n. 16 ”Adriatica” con itinerario Ravenna – San Biagio di Argenta (FE) – Ravenna, con orario 13/19 a bordo della Moto Guzzi 500 targata Polizia 9500.
La pattuglia, dopo avere effettuato una breve sosta in località Taglio Corelli, comune di Alfonsine (RA), riprendeva la marcia in direzione di Ferrara, alle ore 16,15 circa. Dopo circa 200 metri, il capo pattuglia, Guardia di P.S. Corrado Mazzotta, alla velocità di circa 45/50 Km/h, notava la presenza di un autotreno fermo poco più avanti, sul lato destro della strada, in corrispondenza della progressiva chilometrica n. 129+100 e rallentava la marcia, facendo cenno, con la mano destra di rallentare la marcia ai veicoli che lo seguivano, compreso quello della Guardia di scorta Francesco Prato.
Immediatamente dopo, poiché dal lato opposto sopraggiungevano altri veicoli per cui non era possibile sorpassare il veicolo fermo, il capo pattuglia fermò la marcia a circa dieci metri dal rimorchio dell’autotreno, voltandosi indietro per verificare che anche i veicoli che lo seguivano avessero effettuato tale manovra, accorgendosi che il gregario, anziché fermarsi, lo sorpassava da destra e dopo una breve frenata, collideva violentemente contro il cassone del rimorchio anzidetto. La Guardia Prato rimase qualche istante a cavalcioni della moto rimasta incastrata nel rimorchio con la ruota anteriore, per poi rovesciarsi a terra. Venne soccorso dal capo pattuglia e dal conducente di una motocicletta che seguiva la pattuglia con medesima direzione di marcia, nonchè dal secondo autista dell’autotreno fermo, dopo di che venne ricoverato nell’ospedale di Alfonsine ove il medico di servizio lo ricoverò per segni di commozione, giudicandolo guaribile in giorni 15 s.c..
Il mattino seguente, il dirigente medico dell’ospedale ne ordinò il trasferimento presso l’istituto ortopedico “Rizzoli” di Bologna per “shock e tetraparesi per sospetta lesione midollare al livello del tratto cervicale”. Il Prato venne infatti ricoverato presso tale ultimo ospedale con la seguente diagnosi: “Frattura cervicale con tetralgia”. Alle ore 01,15 del successivo giorno 9 febbraio decedette per “soffocamento da catarro per ipoventilazione polmonare”.
Per ciò che attiene all’incidente stradale, vi è da aggiungere che l’autotreno, targato Ferrara, si era fermato per aver terminato il carburante; il primo autista, infatti si era recato ad Argenta con mezzo di fortuna per acquistare del gasolio al fine di riprendere il viaggio, mentre il secondo autista era rimasto sul posto. Al momento dell’incidente, il secondo autista era intento a pulire il cofano motore del camion fermo.
La guardia aggiunta Prato, originario di Novoli (LE), era stato destinato appena quattro mesi prima alla Stradale di Ravenna dopo avere completato il prescritto corso di formazione presso il C.A.P.S. di Cesena.
Fonte: si ringrazia la Segreteria della Sezione Polizia Stradale di Ravenna per il materiale gentilmente fornito. Le fotografie sono state concesse in esclusiva a Cadutipolizia: se ne diffida dal farne un uso diverso.