Rinaldi Armando ✞ 03/09/1947
- Data:03/09/1947
- Età:25
- Data di nascita:04/08/1921
- Corpo:Amministrazione della Pubblica Sicurezza
- Causa:Assassinio
- Reparto:Commissariato
- Grado:Commissario Aggiunto
- Provincia:Palermo
Era in forza alla Questura di Palermo, Commissariato Porta Nuova, in qualità di funzionario addetto.
D’intesa con la Tenenza dei Carabinieri di Mezzomonreale, stava conducendo insieme al Commmissario Capo Aurelio Spampinato complesse indagini per la cattura di un pericoloso latitante, un 25enne con svariati precedenti per delitti.
Avendo saputo che questi aveva preso dimora in un casolare isolato in una zona rurale compresa fra il Sanatorio “G. Ingrassia” e la Caserma del Centro Addestramento Reclute dell’Esercito “Ciro Scianna”, i funzionari organizzarono un servizio di appostamento. Il giovanissimo dr. Rinaldi, benché claudicante per i postumi di una ferita riportata in una precedente operazione, volle partecipare ugualmente.
Intorno alle 4,10 del mattino la camionetta con a bordo i due funzionari e un brigadiere si fermò in una trazzera alle spalle della caserma dell’Esercito, dove già un buon numero di carabinieri ed agenti aveva provveduto a circondare la casa sospetta. Improvvisamente i cani iniziarono a latrare, dando l’allarme al delinquente che, compresa la situazione, inforcò una bicicletta, dandosi alla fuga e facendosi largo a colpi di pistola, ferendo il carabiniere Biagio Frugarello, che morirà due giorni dopo in ospedale.
Un brigadiere dei CC riuscì a colpirlo al fianco, facendolo cadere e disarmandolo. Il Comm. Rinaldi, frattanto avvicinatosi, si accorse che il malvivente, che si lamentava per la ferita, estraeva dalla tasca un’altra pistola e gridò al brigadiere di scansarsi. Il malvivente allora fece fuoco su di lui, colpendolo al cuore e, subito dopo, sul dr. Spampinato, che li aveva appena raggiunti. Contemporaneamente il brigadiere sparò nuovamente al bandito, che fu dilaniato dallo scoppio di una bomba a mano che teneva in tasca.
Il dr. Rinaldi morì appena caricato sulla camionetta, il dr. Spampinato in ospedale, dove ebbe appena il tempo di abbracciare la moglie, frattanto avvisata e giunta da Caltanissetta.
Alla memoria del funzionario venne dedicata la caserma sede del X° Reparto Mobile di Catania.
Fonte: “L’Unità”, Redazione della Sicilia, 4.09.1947, archivio ritagli stampa della Questura di Palermo.