Anastasio Rocco ✞ 23/04/1894
- Data:23/04/1894
- Causa:Assassinio
- Corpo:Corpo delle Guardie di Città
- Provincia:Foggia
- Grado:Guardia di Pubblica Sicurezza
- Reparto:Regia Questura
Morì il 23 Aprile, ucciso dalle pugnalate inferte da due pregiudicati.
La guardia Anastasio, insieme al collega Simone D’Amato, stava procedendo all’arresto di tre criminali quando questi si ribellarono agli agenti, pugnalandoli. L’agente Simone D’Amato morì all’istante, raggiunto da due coltellate mentre l’agente Anastasio, nonostante fosse stato anch’egli ferito da due colpi, riuscì ad inseguire il suo aggressore per alcune decine di metri prima di cadere a terra spossato dalla perdita di sangue.
Il 18 Settembre 1894 Umberto I, Re d’Italia, conferì alla Memoria delle guardie Anastasio e D’Amato la Medaglia d’Argento al Valor Militare.
Fonte: “il Magistrato dell’Ordine” 1924
Chiedo troppo se è possibile sapere come mai la medaglia alla memoria fu concessa solo alla guardia D’Amato?
Grazie!
No, non chiede troppo.
Solo che ci sembrava incredibile che ad un utente preciso e puntuale come lei fosse sfuggita la frase finale della scheda, che ritenevamo esaustiva e che le riproponiamo, presa dal numero del Magistrato dell’Ordine del 1924, nostra fonte principale:
Il 18 Settembre 1894 Umberto I, Re d’Italia, concesse due Medaglie d’Argento al Valor Militare come riconoscimento al coraggio dei due agenti.
ergo entrambe le guardie, Anastasio e D’Amato, vengono decorate alla Memoria, dato che entrambe muoiono nell’adempimento del Dovere.
Ora, l’unico appunto che ci sentiamo di accogliere è sull’aggiunta finale da parte nostra
La Decorazione alla guardia D’Amato venne concessa alla Memoria.
dovuta probabilmente ad un errore durante la trasmigrazione delle schede e che verrà corretto. Anche così però, ci sembrava palese che la scheda fosse chiara e immediatamente comprensibile.
A suo parere non è così e quindi accogliamo la sua opinione con serenità ed attenzione, come si fa per un qualsiasi suggerimento utile a migliorare.
Ciò che non accogliamo e che rifiutiamo è la sua inutile aggressività, che rispediamo al mittente.
L’argomento si conclude qui ed ulteriori commenti in proposito verranno immediatamente cestinati.
Chiedo scusa.