Romiti Mariano ✞ 07/12/1979
- Data:07/12/1979
- Età:52
- Data di nascita:10/08/1927
- Provincia di nascita:Viterbo
- Luogo di nascita:Veiano
- Reparto:Commissariato
- Corpo:Corpo delle Guardie di P.S. (1944-1981)
- Grado:Maresciallo
- Provincia:Roma
- Causa:Terrorismo ed eversione
Fu assassinato da un commando di terroristi delle Brigate Rosse il 7 dicembre in via Casilina, nel quartiere romano di Torre Spaccata.
Il maresciallo Romiti era responsabile da circa 11 anni della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato Centocelle. Il mattino del 7 Dicembre, intorno alle 7:45 si stava dirigendo a piedi verso la fermata dell’autobus che lo avrebbe portato al Tribunale di Roma, dove avrebbe dovuto testimoniare in un processo. Poco prima di raggiungere la fermata da dietro un muretto sbucarono 3-4 giovani armati di pistola che aprirono il fuoco contro il poliziotto, ferendolo mortalmente. Prima di fuggire uno dei terroristi gli sparò un colpo di grazia alla testa. Gli assassini vennero arrestati negli anni successivi e condannati all’ergastolo.
Il maresciallo Romiti era stato uno dei promotori della formazione del primo sindacato di Polizia.
Mariano Romiti era sposato e padre di quattro figli. Il giorno del suo assassinio avrebbe dovuto festeggiare il quindicesimo compleanno del figlio minore. Alla sua memoria venne dedicata una lapide all’interno della questura di Parma.
Tra il 1971 ed il 2003 le Brigate Rosse si resero responsabili dell’ assassinio di 89 persone, per la maggior parte membri delle Forze dell’Ordine.
Fonte: Corriere della Sera, “la notte della Repubblica” di Sergio Zavoli, ed. Nuova Eri- Mondadori; Memorie Storiche – Albo d’Oro dei Caduti della Polizia di Stato.
A Viterbo c’è una via intitolata al sottufficiale, proprio dove ha sede la Questura del capoluogo della Tuscia.