Savoca Vincenzo ✞ 04/11/1958
- Data:04/11/1958
- Età:34
- Data di nascita:11/03/1924
- Provincia di nascita:Catania
- Grado:Appuntato
- Causa:Assassinio
- Corpo:Corpo delle Guardie di P.S. (1944-1981)
- Provincia:Palermo
- Reparto:Questura
- Reparto:Squadra Mobile
In forza alla Squadra Mobile della Questura di Palermo, il 4 novembre aveva appreso una notizia secondo cui un contrabbandiere ricercato quella sera sarebbe rientrato nella propria abitazione, in Piazza Magione, per trascorrervi la notte.
Verso le 18,00, insieme alla Guardia Placido Russo, si recò nei pressi della casa per attendere il malvivente ed eseguire l’arresto. Intorno alle 20,00 il contrabbandiere, accompagnato dalla propria moglie, si accinse ad entrare in casa, quando i due poliziotti gli si avvicinarono e, afferratolo saldamente per un braccio, lo dichiararono in arresto. Costui prese a divincolarsi, tentando di fuggire, mentre la donna si mise ad urlare, richiamando l’attenzione dei vicini. In pochi istanti una folla di persone, uomini, donne, anziani, circondò il terzetto, tempestando di pugni, calci e morsi i due agenti per aiutare il ricercato a fuggire.
L’appuntato Savoca continuò a tenere saldamente con entrambe le braccia il contrabbandiere, sperando nel pronto arrivo di soccorsi, mentre la Guardia Placido, colpito agli occhi e momentaneamente accecato, si accorse che qualcuno lo frugava alla cintola per sottrargli la rivoltella, quindi la estrasse dalla fondina per esplodere uno o due colpi in aria. Ma gli sconosciuti, nel tentativo di disarmarlo, gli torsero il polso proprio mentre egli premeva il grilletto ed il colpo raggiunse l’appuntato Savoca alla testa. Solo a quel punto, assicurata l’impunità al ricercato, la folla si disperse, lasciando il Savoca agonizzante ed il Russo ferito, accecato ed ancora ignaro di cosa fosse accaduto.
Il Savoca, ricoverato in ospedale, morì la sera dopo, lasciando vedova la giovane moglie, che aveva sposato pochi mesi prima ed in attesa del primo figlio, mentre il Russo, appena seppe di aver ucciso il suo capo, fu colto da violente crisi nervose che fecero temere per la sua sanità mentale.
Fonte: si ringrazia l’Ispettore Capo Vincenzo Marangione per le ricerche effettuate.
La foto del Caduto così come pubblicata sulla stampa dell’epoca.